
“Grazie, non ci avevamo pensato”, dissero i francesi. E si rimisero al lavoro.
Negli anni ’60 a Parigi nacque le velocypede bicycle (da cui il termine biciclo).
Ernest Michaux, un giovane operaio, aveva perfezionato il sistema applicando le pedivelle direttamente al mozzo della ruota anteriore. A causa della struttura delle ruote (in legno rivestite di ferro) la "michaudina" venne soprannominata anche boneshaker, scuotiossa. Durante la corsa tutto il corpo vibrava come in un grande sbattitore elettrico.
Ma la michaudina piaceva: al figlio di Napoleone III (Velocipede IV, lo chiamavano) e agli studenti di Harvard e Yale che sfrecciavano da una parte all'altra dei campus universitari.
Nessun commento:
Posta un commento