martedì 26 giugno 2012

Mondi paralleli.


All'inizio credevo che non ce l'avrei mai fatta, in questo mondo di cemento. Invece non era vero che c'erano solo auto, motori, frastuono e condomini astronave. Non è vero che un giorno la Terra, distrutta dall'uomo, esploderà o imploderà non lo so, e andremo tutti a vivere sulla Luna; forse abbiamo un po' esagerato con l'idea del progresso. Esiste tutto un mondo parallelo più domestico, serafico e benevolo, che se ne va per i fatti suoi, più lento, per niente convulso. È solo un problema di scelta. Basta non scegliere il mondo delle strade asfaltate, dei rumori e della città, contornarlo, circumnavigarlo. Tenerlo a distanza insomma, senza mai entrarci dentro. Semmai solamente ogni tanto sbirciarlo da lontano, così, per non perdere del tutto il senso della direzione. 
Paola Mastrocola, Più lontana della luna

venerdì 22 giugno 2012

È arrivata l'estate.

L'altroieri passeggiavo per strada e ho sentito nell'aria inconfondibile odore di zampirone. Ho pensato, è arrivata l'estate, perché lo zampirone è uno di quegli odori che associo alla bella stagione. Precisamente lo zampirone ha l'effetto di riportarmi indietro all'estate dell'82, ma anche a tante altri estati della mia infanzia, quando ancora non erano stati inventati altri zanzaricidi (gli anni Novanta avrebbero visto l'avvento delle tanto detestate piastrine, vape & company, almeno in casa mia).Fa caldo finalmente. Ci sono le zanzare finalmente. Finalmente sudo e posso stare tutto il giorno in calzoncini e hawaianas e ogni tanto rinfrescarmi con una doccia. Niente aria condizionata, io l'estate me la voglio godere tutta.
Io non so - e non voglio sapere - se lo zampirone è tossico per noi umani; per le zanzare, per fortuna, lo è, dovrebbe esserlo, ma anche se non lo fosse, ormai io lo userei come profumatore d'ambiente. Non mi sono documentata, ma se è in commercio, certo proprio tossico da morirci non sarà. Ho letto da qualche parte che è polvere di piretro compressa ed è stato inventato dal signor Zampironi, un chimico dell'Ottocento specializzato in insettifughi. Chissà se il signor Zampironi aveva brevettato anche la forma a spirale (geniale!), e se è stato lui ad avere l'idea di incastrare due spirali insieme, che quando le tiri fuori dalla scatola e cerchi di separarle, se non stai più che attento rischi di romperle (un po' meno geniale). E il supporto dello zampirone? Non vi è mai capitato di calpestarlo? 

venerdì 8 giugno 2012

I biscotti di san Martino


In questi giorni a Lodi, Ossago Lodigiano e San Martino in Strada si festeggiano i vent'anni di attività dello Siu Belu, in arte Guido Boletti. Una mostra itinerante (più di cinquanta quadri esposti), che vi invito a visitare (se ci andate in bicicletta vi regalano il catalogo).
Io festeggio quasi dieci anni di amicizia con lo Siu Belu, e sono contenta di averlo conosciuto. E di aver conosciuto i suoi quadri prima di lui. Ne parlo come se non ci fosse più, e invece c'è ancora, e in questi giorni rischiate anche di incontrarlo in una delle sedi della mostra, e potrebbe addirittura farvi da guida (se lo volete e se vi sta simpatico, naturalmente). Se insieme a lui c'è anche a un barbuto che vi sembra Fidel Castro giovane, non spaventatevi: è solo il Sindaco di San Martino in Strada.

Questa è una storiella che ho scritto per il catalogo della mostra. Parla un po' dello Siu Belu, un po' del destino che, a volte, ti strattona e ti porta, a modo suo, sulla strada giusta. Parla anche delle analogie tra due attività che possono sembrare lontane, come cucinare e dipingere, ma che in fondo non lo sono: cucinando e dipingendo si crea, si sfama e si fa memoria. Buona lettura.


I biscotti di San Martino.
C'era una volta un fornaio vagabondo.
Girava di città in città, cucinando pagnotte e dolci di tutti i tipi, perché le memorie del palato non si perdessero.
Il fornaio si spostava a piedi, e dove sentiva profumo di vaniglia o cannella, o vedeva nuvole di soffice zucchero uscire dai comignoli delle case, si fermava, bussava e passava qualche giorno in compagnia di rotonde signore con grembiule e capelli infarinati. Era un bel ragazzo, né giovane né vecchio, con folti capelli neri da selvaggio e sguardo allegro e limpido come i laghetti di montagna e, con mille complimenti, non faceva fatica a convincere le signore a farsi rivelare segreti di ricette imparate attraverso secoli di passaparola.

domenica 3 giugno 2012

Hoa cỏ may



Hoa cỏ may, inserito originariamente da Kenny_Huynh [0983862301].