
Ai primi del '900 cominciarono a spuntare un po' ovunque fabbriche di biciclette: tutti cercavano di inventarsi qualcosa di nuovo, un pezzo qui un pezzo là, chi il campanello, chi la pompa, chi i faretti: era iniziata la corsa ai brevetti. I mercati paralleli dell'acciaio, del ferro, della gomma e del cuoio si arricchirono grazie alla popolarità di questo mezzo di trasporto, che era ormai diventato, tra uomini e donne, anche un modo divertente di passare il tempo: negli Stati Uniti nacquero i primi club ciclistici.
Poi arrivò l’automobile. Bella e veloce. E soprattutto nuova.
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