La storia della bicicletta è una storia bastarda. Questa invenzione che gli uomini si rigirano nella testa da migliaia di anni e che permette di usare al meglio la più elementare e geniale delle invenzioni umane (la ruota) porta nel dna tracce di tanti popoli.
Tanto per cominciare, gli italiani, con Leonardo. Ci aveva già pensato Leonardo, alla bicicletta, certo. Durante i restauri del Codice Atlantico eseguiti a Madrid nel 1966, è venuto alla luce uno schizzo, un abbozzo rigido e spigoloso, di una macchina molto simile alla moderna bicicletta: due ruote uguali collegate da un telaio portante e una primordiale trasmissione a catena azionata da pedali.
Poi tutti gli altri come al solito hanno complicato le cose.
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