venerdì 11 gennaio 2008

Quando le cose cominciano a marcire.


Quando apri il frigo, e senti un odore indefinito, di cose andate a male, e guardi e scruti, e ti sembra che sia tutto a posto, e richiudi il frigo e il giorno dopo o forse due giorni dopo lo riapri e senti lo stesso odore di avariato che è quasi diventato rancido, ma ancora non riesci a capire cosa sia a puzzare, è arrivata l'ora di guardare la data di scadenza dei pochi superstiti ingredienti dei tuoi pasti improvvisati, delle mostarde o dei barattolini di creme e tapenades, annusare il litro di latte che è aperto da almeno una settimana, provare a girare la melanzana che hai comprato per Natale e vedere se per caso ha la muffa sul culo, aprire i tupperware che hai riempito di avanzi di non si sa quando per non si sa quando, smettere di mangiare fuori e ricordare quand'è stata l'ultima volta che hai fatto la spesa. Poi ti siedi, e rispondi a una mail. E aggiungi "liberare frigo" e "fare spesa" all'elenco di cose da fare.

3 commenti:

  1. Di solito è il limone.
    (Ottimo titolo per un racconto, te lo regalo volentieri).

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  2. In realtà ho scoperto che erano una cipolla (marcia, con muffa) e un sacchetto di cornette o fagiolini che dir si voglia, pieni anche quelli di muffa. C'è anche un cipollotto che non ho ancora rimosso... che non ha una bella faccia. Devo ancora avere il coraggio di guardare nel tupperware col brodo...

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  3. Anonimo9:08 AM

    Il tuo frigo conosce il mio frigo?

    (devo dire che questo non succedeva quando avevamo l'anatra che si mangiava tutto e potevamo vuotare i piatti davanti a lei senza il rimorso di buttare nella spazzatura cose cibi ancora commestibili)

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