martedì 22 gennaio 2008
Quarantasette.Oggi è morto un bosco.
Oggi è morto un bosco. L'hanno segato via ramo per ramo tronco per tronco finché non è rimasto più niente, e passando dal ponte in bicicletta ti sembra che al paesaggio manchi qualcosa. Come se ci fosse un buco, ma non te ne accorgi subito, perché quel bosco, per te, era qualcosa di normale. Così lo hanno fatto a pezzettini, che finiranno nei camini o nelle stufe. Ma hanno promesso che ne faranno sorgere un altro da un'altra parte. Un po' come ha fatto la strega di Cogne coi suoi bambini: ne ha ucciso uno, e poi ne ha messo al mondo un altro. E ora abbiamo un popolo di profughi delle fiabe che si aggira per la città: Cappuccetto Rosso è stata avvistata in corso Roma, incerta se cambiare look e comprarsi finalmente un bel cappuccio azzurro, come i tempi che corrono, mentre il lupo (dicono) si aggira dalle parti degli ex conventi dei frati olivetani. Il bosco segato via ha avuto l'effetto dell'indulto: fate attenzione alle streghe che girano a piede libero.
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