mercoledì 4 luglio 2012

Cronaca di un matrimonio (tre anni fa).

Quel giorno la sposa si preparò per tempo ma sulla strada per raggiungere la chiesetta nel borgo in cima alla collina il buon Dio aveva messo tante auto e tanti ostacoli, che non si sa come fece ad arrivare puntuale davanti alla chiesa proprio nell'ora esatta del matrimonio. Lo sposo era lì ad attenderla sul sagrato, insieme ad alcuni (pochi, a dir la verità) invitati. Erano stati tutti rallentati dal grande traffico di esodo di inizio luglio. (Alcuni dissero dopo che quella era certamente una giornata da bollino rosso ma tutti i mezzi di informazione segnavano bollino verde). Il prete disse allo sposo: «Io aspetto mezz'ora non di più». Lo sposo disse: «Ci vorrà almeno un'ora». Perché la sposa non era mica pronta. Doveva ancora vestirsi. 
A tempo di record la sposa raggiunse la casa di un amico, si vestì, si truccò; poi tutti sparirono e la lasciarono sola col bianconiglio padre che continuava a ripetere: «Siamo in ritardo, siamo in ritardo, siamo in ritardo». La sposa si infilò le scarpe che per il caldo e l'afa faticavano a entrare, facendo acrobazie perché l'abito era davvero stretto, e si spettinò, e imprecò e uscì di fretta e salì sulla Cinquecento bianca del bianconiglio.
E arrivò - di nuovo - davanti alla chiesa e scese dall'auto e tutti (i pochi presenti) applaudirono e lei si accorse che mancavano il bouquet, il fotografo, i testimoni. Entrò, raggiunse l'altare, e si accorse che mancavano le fedi, e mancavano pure i lettori. Il ritardo era generale, il prete un po' si irritò ma il matrimonio si fece lo stesso, nonostante il caldo e il gran caos.
Fu una festa memorabile, e i musicisti suonarono anche la fisarmonica.


2 commenti:

  1. Ah, come ti capisco! Comunque si ricorda di più se ci sono stati degli ostacoli, le immagini nella memoria sono più vivide e divertenti. Tutto sommato, mi sa, meglio così!
    P.S. Che bello il nuovo look del tuo blog!

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  2. So che mi capisci perfettamente... aspetto la cronaca del tuo, di matrimonio!

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