lunedì 26 novembre 2012

Le ragazze vogliono solo divertirsi (è quello che vogliono davvero).

foto di Walter Breveglieri
Qualche giorno fa ho sentito dire alla radio che in questi giorni ricorre l'anniversario della nascita del juke-box. Il mio ricordo più bello legato a questo apparecchio risale a un'estate del 1984, quando al campeggio della Partaccia a Marina di Massa (l'unica volta della mia vita che andai in campeggio con la mia famiglia) la sera si stava nella zona del bar e a me piaceva ascoltare sempre la stessa canzone, Girls just want to have fun di Cyndi Lauper. Era una canzone che mi trasmetteva, e mi trasmette, una grande energia, e ogni volta che l'ascolto mi vien voglia di ballare e saltare. Avevo dieci anni, ed era così che immaginavo il mio immediato futuro: un misto di ribellione e divertimento, come quella pazza di Cyndi, con i capelli arancioni e i vestiti bizzarri. La ribellione e il divertimento saltavano fuori dalle note, perché io l'inglese non lo conoscevo ancora. Le ragazze vogliono solo divertirsi. 
Da allora, salto direttamente al 2011, in una tequileria di Città del Messico, ma non ricordo in quell'occasione che canzoni ascoltammo (e pensare che è passato solo un anno!). Eravamo concentrati sull'atto di scegliere più che sulla scelta. Siamo così abituati a far andare random migliaia di canzoni sull'iPod, che il fatto di avere una scelta limitata, e di esprimere in quella scelta il meglio di noi stessi, ci sembrava un bel divertimento. Del resto, le ragazze vogliono solo divertirsi. Sono passati quasi trent'anni ma non è cambiato niente.


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