martedì 20 maggio 2008

Sliding doors (nella realtà).

Nei film è tutto nero o bianco.
Helen prende il metrò. Helen non prende il metrò.
Ma c'è una terza possibilità.
Le porte scorrevoli le si chiudono addosso, e anche questo cambia in qualche modo il suo destino.
Trauma cranico non commotivo, in regione frontale destra o sinistra.
Gli sviluppi possibili sono molti.
Helen viene portata al pronto soccorso. Qui conosce un medico zoppicante, colpo di fulmine.
Helen viene portata al pronto soccorso. Quel bastardo del fidanzato traditore la raggiunge ma lei non lo riconosce. Ha perso la memoria. Lui la dovrà riconquistare ma chissà se ce la farà...
Helen viene portata a casa, arriva che l'amante se n'è già andata, il giorno dopo sta male e muore. Sensi di colpa eterni per il fidanzato traditore.
Vado avanti?
Ho come la sensazione che ogni volta che facciamo una scelta, le strade possibili non siano due, ma un milione.

6 commenti:

  1. La parte del trauma cranico mi sembra particolarmente sentita, come se tu avessi vissuto veramente un'esperienza del genere... ;-)

    F

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  2. Da buona frequentatrice della metro ti posso dire che fortunatamente non capita spesso che uno/una rimanga incastrata tra le porte!!! :-)

    Da romantica ti posso dire che è vero, abbiamo un immenso ventaglio di possibilità...

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  3. Già. Ma può anche capitare che la metropolitana si guasti...

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  4. il caso più clamoroso sarebbe essere spinti da dietro proprio mentre arriva il treno e zac... le infinite possibilità si azzerano in un istante.

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  5. Che dire, quelle prime righe sono commoventi, soprattutto nel passaggio "trauma cranico non commotivo, ecc.". Una precisione tagliente. Una ricerca terminologica e lessicale accurata.
    Sembra vita vissuta :-PPP

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  6. già. però il DVD ha il tasto rewind.

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