sabato 29 giugno 2013

Ritratti/1: Umberto Eco.

Illustrazione di Tullio Pericoli
(...) le volte che guardo Umberto Eco, in fotografia che dal vivo non l'ho mai visto, mi sembra proprio un avverbio. Uno di quelli che prolungano e slanciano la frase e danno autorità al discorso. Te guardi Umberto Eco e pensi: audacemente, perspicacemente, sagacemente, oziosamente, intellettualmente. Poi lo guardi meglio e pensi: storicamente, postmodernamente, metafisicamente, poliziescamente, contemporaneamente. Lo vedi di tre quarti, c'è un campionario fotografico che te lo fa vedere bene in tutte le posizioni: cosmologicamente, labirinticamente, heideggerianamente, hitchcockianamente, lector in fabulamente. E così via.
Paolo Colagrande, Fìdeg

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