martedì 26 giugno 2012

Mondi paralleli.


All'inizio credevo che non ce l'avrei mai fatta, in questo mondo di cemento. Invece non era vero che c'erano solo auto, motori, frastuono e condomini astronave. Non è vero che un giorno la Terra, distrutta dall'uomo, esploderà o imploderà non lo so, e andremo tutti a vivere sulla Luna; forse abbiamo un po' esagerato con l'idea del progresso. Esiste tutto un mondo parallelo più domestico, serafico e benevolo, che se ne va per i fatti suoi, più lento, per niente convulso. È solo un problema di scelta. Basta non scegliere il mondo delle strade asfaltate, dei rumori e della città, contornarlo, circumnavigarlo. Tenerlo a distanza insomma, senza mai entrarci dentro. Semmai solamente ogni tanto sbirciarlo da lontano, così, per non perdere del tutto il senso della direzione. 
Paola Mastrocola, Più lontana della luna

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