sabato 26 febbraio 2005

Uno. Centro e periferia.

La casa è grande, al quarto piano di un palazzo vicino al centrocittà. E già la parola ‘vicino’ acquista un significato tutto particolare ora, nel ventunesimo secolo. In realtà, andando indietro di un’ottantina d’anni, la casa in questione non solo non esisteva ma era in quella che si poteva allora considerare ‘estrema periferia della città’ e che ora invece è ‘vicino’.
Le distanze non sono aumentate, è cambiata forse la percezione delle distanze, con i mezzi di trasporto che permettono di raggiungere qualsiasi punto in pochi minuti. Perché la città è piccola: una piccola città di provincia. Volendo, la si potrebbe anche girare a piedi.
I piedi degli umani sono gli stessi, forse in ottant’anni è aumentata la falcata, siamo tutti più alti, ma in fondo anche le biciclette non sono poi tanto diverse. E ottant’anni fa già esistevano.

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