venerdì 23 dicembre 2011

Natale non sembrerà Natale.



«Natale non sembrerà Natale senza regali» brontolò Jo, sdraiata sul tappeto.
«È così brutto essere poveri!» sospirò Meg, con un'occhiata dispregiativa al vecchio abito che indossava.
«Non mi sembra giusto che certe ragazze abbiano un sacco di belle cose, e certe altre niente» contribuì la piccola Amy con aria risentita.
«Abbiamo però il papà e la mamma, e noi sorelle abbiamo l'un l'altra» disse Beth pacatamente dal suo angolino.
I quattro giovani volti illuminati dalla fiamma del caminetto si rasserenarono per un attimo a queste parole, rabbuiandosi subito, tuttavia, quando Jo disse imbronciata:
«Però papà non c'è, e non ci sarà per un bel pezzo».
Non aveva detto "forse mai più", ma ciascuna di loro lo aveva pensato, poiché il padre era in guerra, e lontano da loro.
«Sapete bene che il motivo per cui la mamma ha proposto di non scambiarci regali questo Natale, è perché lei ritiene che questo sarà un inverno molto duro per tutti, e che perciò non si dovrebbe spendere denaro per cose frivole, mentre i nostri soldati al fronte soffrono tanti disagi. Noi non possiamo fare molto, soltanto dei piccoli sacrifici, ma dovremmo farli lietamente. Purtroppo, io temo di non riuscirci» e Meg scosse il capo, pensando con rimpianto alle piccole cose graziose che tanto desiderava.
«Io non credo però che il poco denaro che abbiamo noi possa servire a qualcosa. Con un dollaro a testa, temo che tale donazione non aiuterebbe molto il nostro esercito. Sono anch'io d'accordo di non aspettarmi alcun regalo dalla mamma o da voi, ma vorrei tanto comprarmi Undine e Sintram; lo desidero da tanto tempo» disse Jo che aveva una grande passione per la lettura.
«Io pensavo di comprarmi qualche libro di musica» disse Beth con un sospiro così lieve che nessuno la udì.
«Io mi comprerò una bella scatola di pastelli Faber; ne ho decisamente bisogno» affermò risoluta Amy.
«La mamma non ha mai parlato dei nostri pochi soldini, né credo desideri che noi si rinunci proprio a tutto. Perciò che ognuna di noi si comperi ciò che più desidera, e allegria! Mi sembra che abbiamo lavorato abbastanza da meritarcelo» esclamò Jp, esaminandosi i tacchi delle scarpe con mossa maschile.
Louise May Alcott, Piccole donne

6 commenti:

  1. Pazzesco! Ho pubblicato un post uguale in aprile, abbiamo scelto pure la stessa foto! :-)
    http://settimo-piano.blogspot.com/2011/04/piccole-donne-incipit.html

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  2. Da questo si vede che siamo gemelline :-)

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  3. E' proprio l'inizio di 'Piccole donne', mi pare. Un libro indimenticabile

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  4. Sì, indimenticabile, emozionante... Non l'ho ancora riletto, ma lo farò!

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  5. E su Radio3 la lettura integrale del romanzo proprio in questi giorni... l'altro ieri ho beccato proprio il pezzo in cui Beth si ammala e va al mare con Jo, ma è ben consapevole dell'imminenza della propria fine. Piangevo in macchina da sola come un vitellino

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  6. Ma dai! Non sapevo che lo stessero rileggendo!

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