Mi hai ingannato Mucomorìs. Mi hai fatto credere che eri un gatto nero, e invece sei bianco. L’ho visto, sai oggi, quando pioveva, la pioggia ha sciolto il catrame che avevi addosso, chissà se te ne rendevi conto, chissà se l’hai fatto apposta, un rivolo di sangue nero colava dal mio balcone sui fiori della vicina, tu sei diventato a macchie, sembravi un dalmata della carica dei centouno e poi di colpo, bianco, candido, come neve. Avrei dovuto immaginarlo, tu sei una creatura dell’inverno, ma accidenti! Adesso cambierà tutto tra di noi: io sono allergica soprattutto ai gatti bianchi. Chiedilo ad Andrea, se non è vero.
martedì 10 maggio 2005
Tredici. Gatti affumicati.
Mi hai ingannato Mucomorìs. Mi hai fatto credere che eri un gatto nero, e invece sei bianco. L’ho visto, sai oggi, quando pioveva, la pioggia ha sciolto il catrame che avevi addosso, chissà se te ne rendevi conto, chissà se l’hai fatto apposta, un rivolo di sangue nero colava dal mio balcone sui fiori della vicina, tu sei diventato a macchie, sembravi un dalmata della carica dei centouno e poi di colpo, bianco, candido, come neve. Avrei dovuto immaginarlo, tu sei una creatura dell’inverno, ma accidenti! Adesso cambierà tutto tra di noi: io sono allergica soprattutto ai gatti bianchi. Chiedilo ad Andrea, se non è vero.
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