mercoledì 21 ottobre 2009

Cinquantasei. Il meteorologo.

credit photo: Greg Williams


Ieri notte ho fatto un sogno.

Ero davanti alla televisione quando all'improvviso il film che stavo guardando si interrompeva e compariva in 3D Michael Stipe che mi diceva: "Don't worry! It's going to rain tomorrow and the minimum temperature will raise."

Un augurio? Una minaccia? Una previsione meteo?

Questa mattina volevo tornare al mare ma ormai mi ero rannuvolata, così alla fine sono rimasta a casa.

A pranzo qualcuno ha suonato il campanello, io ho pensato, ma come suona bene, e infatti era sempre lui, il cantante dei REM. Con latte e vin brulé, per scaldarmi.

L'ho fatto entrare, ma più lo guardavo, più mi sembrava di notare piccoli particolari, dettagli, un naso allungato, una testa sottile. Forse è solo un impostore, un sosia di Michael Stipe, ho pensato.

Sta per piovere, ha detto lui (sempre in inglese).

Hai ragione, gli ho detto, ecco qua: ho preso il latte, e gliel'ho versato addosso.

Michael Stipe è evaporato, e al suo posto è rimasto Alberto, l'ingegnere che si intrufola da meteorologo nei sogni altrui.

Per fortuna la meteorologia non è una scienza esatta: domani ci sarà il sole e io andrò al mare.

6 commenti:

  1. Ti sei offeso? ;-)

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  2. Non sono un ingegnere, ho studiato fisica!
    Potevo rimanerci offeso?

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  3. Di solito se confondi un architetto con un ingegnere, entrambi ci rimangono male e ti dicono "Non offendere!". Magari coi fisici funziona diversamente.

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  4. Funziona uguale, ma non mi sono offeso. Però ci tengo a precisare.

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