lunedì 6 agosto 2007

Figli del vento

Allontanandoti dalla costa, prendi una strada a caso, sotto il sole cocente delle due del pomeriggio. C’è che può andarti bene, e ti ritrovi a seguire una strada asfaltata che ti porta da qualche parte, serpeggiando fino a qualche paese di quasi montagna, dove il maestrale diventa vento freddo che gioca, e a una cert’ora ti devi coprire. Oppure può andarti ancora meglio, e ti perdi prima a destra poi a sinistra, poi torni indietro ma non c’è più niente da fare, se non seguire l’istinto, e tanti saluti, se non sei dotato di senso dell’orientamento. Però è più bello così, perché scopri che esistono ancora strade sterrate, e campi con mucche a pascolare, e laghetti improvvisi, e stazzi isolati e dove un tempo vivevano i pastori ora vivono coppie di giovani innamorati in fuga dal continente. E allora non puoi far altro che staziare nello stazzo, come un beduino in un’oasi, e bere un buon tè freddo alla menta.

1 commento:

  1. Anonimo2:19 PM

    Sono contento che ti sia piaciuto Chivoni. E sono contento ti sia piaciuto il tè alla menta.......

    Non so bene cosa scrivere perchè non sono abituato ai blog e a questi termini nuovi.... avrei bisogno di qualche lezioni.

    Ad ogni modo i continentali quì aumentano a vista d'occhio. Aspettiamo anche voi prima o poi.

    Un abbraccio, Leo

    PS: ora sono in Continente.... magari ci siete anche voi??

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