martedì 27 febbraio 2007

Venticinque. Luna e gnàc.


Stasera mi sento come Marcovaldo nel racconto Luna e Gnac. Il cantiere di fronte a casa mia soffre di narcisismo. Deve farsi vedere. Ha bisogno di affermare la sua esistenza, di giorno, di notte, sempre, casomai ce ne dimenticassimo. Non so cosa voglia dire esattamente il faro che hanno piazzato in cima alla gru. So che illumina tutto il quartiere.
Io, per sbaglio, ho dimenticato di abbassare le tapparelle e sulla parete sono comparsi due riquadri giallastri. L'ombra cinese della gru invade i miei sogni come un mostro di metallo che si sfracella nel mio letto. Mi sveglio di soprassalto. Da lontano arriva il rumore di un antifurto. Chissà se riuscirò a riaddormentarmi. Di certo non vedrò le stelle.

2 commenti:

  1. mi aspettavo un commento sull'eclissi. i giornali dicevano che non potevamo perderla perchè si ripeterà tra molti molti anni e io non ci sarò più. poi mi sono detta: ma se non ci sarò più cosa mi importa di vedere questa? tanto non posso confrontarle, non posso raccontare a nessuno come era quella che avevo visto. Allora ho preferito Porta a Porta.

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